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Perché investire nello sport e nelle strutture moderne

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Durante questo periodo di lockdown ce ne siamo accorti tutti di quanto l’attività fisica, sportiva e/o ludica occupa un ruolo sempre più importante nella società odierna e ha una funzione fondamentale per il mantenimento della salute e delle nostre capacità psico-fisiche durante ogni fase della nostra vita. Ai giovani l’attività sportiva procura un’eccellente esperienza di vita, avvicinandoli a tutte le caratteristiche e tutti valori necessari per avere successo nella nostra società come la disciplina, il lavoro in gruppo, la presa di responsabilità ed il rispetto per sé stesso e per gli altri. Per gli anziani fare sport significa mantenere una mente sana e un corpo sano, spostando nel tempo o addirittura evitando un ricovero in strutture per anziani. E per gli altri significa mantenere quanto appreso da giovane e mettere basi solide per una migliore qualità di vita futura. Tra i circa 20'000 atleti tesserati, inclusi i seniori, che praticano sport a Lugano (fonte Divisione Sport), i più giovani devono anche poter conciliare gli studi con l’attività sportiva e spesso sono costretti ad allenarsi ad orari impossibili come la mattina prestissimo - i ragazzi HCL U13 e U15 sono sul ghiaccio dalle ore 06:30 alle ore 07:30 due volte alla settimana - oppure, ancora peggio, la sera tardi, in quanto le strutture, rispettivamente le palestre o piscine sono già occupate da altre squadre giovanili, dalle scuole, da altre società o altre attività.  

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Non esistono solo gli sport maggiormente mediatizzati, ai quali viene riconosciuto il ruolo di locomotiva per il movimento sportivo in generale, ma le offerte di attività sportive aumentano sempre di più grazie all’arrivo di nuove discipline meno conosciute come per esempio il futsal.

Per quel che riguarda invece specificamente l’industria dello sport, oltre a creare dei posti di lavoro, può contribuire alla crescita dell’economia locale, attirando migliaia di persone da altri comuni, cantoni o dall’estero, favorendo così il turismo e a dipendenza dell’evento anche il settore alberghiero.

Alcune cifre in merito: secondo una ricerca dell’Ufficio Federale dello Sport (UFSPO), nel 2017 l’industria dello sport in Svizzera ha generato una cifra d’affari di CHF 22.2 miliardi e un valore aggiunto lordo (VAL) di CHF 11.4 miliardi, cosi come 97'900 posti di lavoro (valore a tempo pieno).   

Lo sport svizzero ha portato un contribuito globale del 1.7% al prodotto interno lordo (PIL) e del 2.4% al totale dell’occupazione in Svizzera. A titolo di paragone: il contributo al PIL equivale a quello di settori come l’industria dei macchinari (1.8%) o la fabbricazione di prodotti in metallo (1.4%). Percentuali quelli dello sport che a qualcuno potrebbero anche far storcere il naso ma se ben contestualizzate generano di fatto un valore aggiunto di due volte superiore a quella dell’agricoltura e silvicoltura (0.7%) e quasi tre volte superiore a quella del settore alberghiero (0.6%). 

 

Interessante per quel che ci concerne sono il contributo delle installazioni sportive (5.5 miliardi di cifra d’affari) ed il turismo sportivo (3.8 miliardi di cifra d’affari) per un totale di quasi 10 miliardi di franchi. 

Infatti, fra i vari settori presi in considerazione, con il 23% gli impianti sportivi contribuiscono nella misura maggiore alla creazione di valore lordo, seguono le società e le federazioni sportive (19%) e il turismo legato allo sport (18%).

Altre città in Svizzera hanno capito da tempo (e in tempo) l’importante apporto dell’industria dello sport o più specificamente l’apporto alla comunità di infrastrutture all’avanguardia e del turismo sportivo nell’economia di una città. 

A Losanna per esempio, le nuove infrastrutture hanno permesso di organizzare le Olimpiadi della Gioventù, garantendo alberghi e ristoranti pieni durante quasi un mese. Losanna che grazie alla nuova pista di ghiaccio avrebbe pure accolto i campionati del mondo di hockey su ghiaccio insieme a Zurigo, regioni dove centinaia di migliaia di tifosi da tutto il mondo avrebbero seguito le 30 partite in loco durante due settimane. 

Parlando di un evento dell’entità di un campionato del mondiale di hockey su ghiaccio, le cifre pubblicate nel 2009 dalla ditta specializzata in ricerca e consulenza socioeconomica Rütter + Partner in collaborazione con l’Istituto di economia turistica ITW, sono eloquenti sugli aspetti economici per le regioni in cui hanno avuto luogo (Zurigo e Berna). 

Durante i 16 giorni dell’evento sono stati registrati nelle due regioni 302’000 soggiorni ed un totale di 112'500 pernottamenti. Ogni persona ha speso CHF 235 al giorno. La cifra d’affari diretta attivata nelle regioni è di CHF 62.5 mio, mentre il totale della cifra d’affari diretta e indiretta nelle due regioni è di CHF 117.5 mio, per tutta la Svizzera CHF 175 mio.

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E a Lugano? 

Una volta il fiore all’occhiello della nostra Svizzera sportiva, la Città di Lugano ha accumulato notevole ritardo nei confronti di altre città che hanno riconosciuto in tempo la necessità di crescita economica e di conseguenza di bisogno di infrastrutture culturali, congressuali e sportive moderne. Più si aspetta più il ritardo accumulato diventa importante in rispetto ad altre realtà e a Lugano è veramente giunta l’ora di mettere da parte eventuali paure o perplessità e di concretizzare le strutture sportive del progetto del Polo Sportivo ed Eventi, mettendo al centro del dibattito gli effetti positivi dello sport sulla salute e sull’economia locale, sullo sportivo stesso e sulla necessità di programmare urgentemente altri progetti fondamentali per la crescita, ma anche in alcuni casi per la sopravvivenza, delle oltre 150 società sportive della Città.

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JJ Aeschlimann – già candidato PLR al Consiglio comunale di Lugano

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