Care amiche,

Cari amici,

 

Mi chiamo Jean-Jacques Aeschlimann.

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Sono nato nel 1967 a Bienne da genitori bilingui (francese / tedesco). Dopo le medie ho frequentato il liceo francese di Bienne dove ho studiato il latino e l’inglese. Per potermi dedicare al massimo al mio sogno di diventare giocatore professionista di hockey su ghiaccio ho messo da parte gli studi per seguire un apprendistato di commercio. Dopo 7 anni di militanza con lo status del semi-professionista in Lega Nazionale A con il Bienne ho avuto la fortuna di trasferirmi a Lugano nel 1991 e coronare il mio sogno. Sono ormai passati più di 30 anni da quando la Città di Lugano ed i suoi cittadini mi hanno accolto a braccia aperte e mi hanno fatto sentire a casa mia facilitando in maniera importante l’integrazione in una nuova realtà. 

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A Lugano ho avuto la possibilità di crescere ulteriormente nel mio lavoro quale giocatore di hockey professionista ed il privilegio di poter rappresentare Lugano come membro della squadra locale in occasione delle 14 stagioni nel massimo campionato, ma anche personalmente in Svizzera e all’estero grazie alla partecipazione con la maglia rossocrociata a 6 campionati del mondo e ai giochi olimpici di Salt Lake City nel 2002.  

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A Lugano sono nati e cresciuti i miei figli Mélanie, Marc e poco tempo fa anche Jacqueline, tutti i tre il mio più grande orgoglio. Sono anche fiero nonno del piccolo Janis, nato pure lui a Lugano.

 

Insieme a mia moglie Viktorija ed i suoi figli Veronika e Mark, abitiamo a Lugano, più precisamente nel quartiere di Cadro.

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Ed ora, in qualità di Consigliere Comunale nel PLR di Lugano, è arrivato il momento di restituire con impegno, umiltà e serietà alla città di Lugano ed ai suoi cittadini quello che ho ricevuto tutti questi anni per aiutare a creare i presupposti che dovrebbero permettere a tutti, soprattutto ai più giovani, di raggiungere i loro sogni.

 

​Definito dall’allenatore della Nazionale il giocatore di squadra per definizione, ho sempre messo l’accento su questo aspetto sia nello sport sia nel mio lavoro attuale come dirigente sportivo perché sono convinto che i grandi traguardi si raggiungono unicamente lavorando tutti insieme.