JJ AESCHLIMANN
COO Hockey Club Lugano
In politica:
Consigliere Comunale Città di Lugano
Candidato al Consiglio di Stato del Cantone Ticino

Intervento al Comitato cantonale a Massagno il 12.11.22 “Presentazione comitato cantonale”
Care amiche, cari amici liberali radicali,
Sono onorato e felice, anche se con un po’ di ansia, di essere oggi davanti a voi per presentarmi come candidato al Consiglio di Stato.
La mia non è la classica candidatura e forse è anche sorprendete, ma credetemi, la prima persona sorpresa quando ho ricevuto la chiamata del nostro presidente ero io stesso. La conversazione telefonica ha stuzzicato in me lo spirito sportivo di sfida e dopo attenta valutazione della mia situazione personale e lavorativa ho accettato di mettermi a disposizione del partito per questa impegnativa avventura.
Chi sono
Mi chiamo Jean-Jacques Aeschlimann, sono nato 55 anni fa di genitori bilingui in un piccolo villaggio poco distante della città di Bienne dove ho percorso tutte le tappe della mia formazione scolastica obbligatoria e post-obbligatoria finendo con un diploma di impiegato di commercio per, cito mio padre “aver qualcosa in mano” dopo aver frequentato il liceo di Bienne seguendo il percorso linguistico con insegnamento dell’inglese e del latino.
Parallelamente seguivo però un grande sogno che ben presto si è avverato e a 18 anni ho firmato il primo contratto da giocatore professionista di hockey su ghiaccio con la squadra della mia città natale dove ho giocato 7 stagioni prima di traslocare più di 31 anni fa in Ticino a Lugano dove mi sono da subito sentito a casa.
Dopo una carriera hockeistica di 23 anni ed una formazione manageriale nello sport durante le ultime stagioni agonistiche, sono entrato a far parte del mondo del management sportivo nel quale svolgo ormai da più di 15 anni vari ed interessanti compiti legati ad un’azienda sportiva.
Sono sposato e papà di tre figli Mélanie (29 anni), Marc (27 anni) e l’ultima arrivata Jacqueline, una meraviglia che proprio oggi compie 7 mesi di vita e che cresco insieme alla mia seconda moglie Viktorija. Viviamo attualmente a Lugano, più precisamente a Cassarate, insieme ai due primi figli di 15 e 19 anni di Viktorija.
La gente mi riconosce uno stile aperto, diretto, autentico e credibile centrato su valori solidi. Tutti aspetti con i quali voglio contribuire al successo di questa squadra.
Perché ho detto di sì alla commissione cerca?
Innanzitutto, è per me un immenso onore mettermi a disposizione del PLR e sono convinto che potrò dare un mio contributo durante questa campagna per raggiungere gli obiettivi del nostro partito.
Vorrei inoltre, ed è forse l’aspetto principale, mettere a disposizione del partito, della collega Alessandra e dei colleghi Christian, Luca e Andrea lo spirito di squadra che mi ha sempre caratterizzato.
In merito all’aspetto di squadra uso spesso e volentieri l’immagine di un puzzle. Diversi pezzi unici e diversi uno dell’altro, con forme, contenuti e sfaccettature diverse che però messi insieme costituiscono un’immagine unica, compatta e coesa. Così vedo la nostra squadra: idee e personalità diverse, provenienti da ambienti diversi, capaci di toccare le sensibilità di tutte le ticinesi e tutti i ticinesi, rispettando i valori propri del nostro partito.
Inoltre, durante questi ultimi anni ho sviluppato una passione per la politica che vorrei poter trasmettere a chi negli anni ha perso la fiducia, costruendo ponti al posto di dividere le persone grazie alle mie capacità di comunicazione e di ascolto.
Prima di parlare dei temi che mi stano a cuore e che ruotano attorno alla mia esperienza e all’attività sportiva,
vi propongo un’affermazione di Nelson Mandela: “Lo sport ha il potere di cambiare il mondo. Ha il potere di suscitare emozioni. Ha il potere di ricongiungere le persone come poche altre cose. Ha il potere di risvegliare la speranza dove prima c’era solo disperazione.”
Sono cosciente che l’affermazione è molto forte, ma stiamo vivendo un periodo difficile che supereremo concentrandoci sul presente, ma anche pianificando il futuro e parto dalla mia convinzione che l’attività sportiva in tutte le sue sfaccettature può fungere da filo conduttore per le soluzioni politiche di oggi e domani.
Vi elenco i temi
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Formazione dei giovani: ovvero lo sport come scuola di vita, imparare a lavorare in gruppo, imparare a fissare e raggiungere gli obiettivi, imparare a perdere e rialzarsi subito, imparare a fare sacrifici utili alla causa, imparare a gestire le emozioni, imparare disciplina e costanza ed infine imparare rispetto, lealtà e correttezza. Lo sport rappresenta la terza agenzia educativa dopo la famiglia e la scuola.
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Salute: l’attività sportiva vuol dire prevenzione, sia di infortuni che malattie per i giovani e per gli anziani. Un sistema immunitario solido è tuttora l’arma di prevenzione migliore che abbiamo. L’attività sportiva ha un aspetto positivo anche per la salute mentale delle persone. “Mens sana in corpore sano” insomma.
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Sociale: l’attività sportiva di gruppo vuol dire coesione sociale, appartenenza ed integrazione. I molti volontari nelle società sportive sono un segnale importante dell’importanza di appartenere ad un movimento a e non va dimenticato, anzi ringraziato sempre.
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Economia: lo sport come attività economica: vuol dire infrastrutture sufficienti e moderne, vuol dire posti di lavoro e vuol dire eventi e turismo sportivo.
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Sicurezza: lo sport come evento sicuro dove lo spettatore può sfogarsi e dimenticare un attimo le sue preoccupazioni, l’attività sportiva come valvola di sfogo per evitare disordini nelle strade ed infine l’industria dello sport che significa posti di lavoro.
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La digitalizzazione: lo sport moderno e le sue infrastrutture sono sempre più digitali, statistiche, engagement dei tifosi e simpatizzanti, processi amministrativi veloci, strumenti di valutazione delle risorse
Quindi per concludere la mia presentazione: se lo vorrete vi potrò garantire impegno, concretezza e serietà, ma in ogni caso avanti PLR con entusiasmo, coraggio, innovazione e creatività.