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Prevenzione, sport e cultura pre e post pandemia

 

Grazie all’arrivo del vaccino che, nonostante lo spettro delle varianti, sta procurando un po’ di serenità, possiamo magari cominciare a vedere la luce in fondo al tunnel e valutare quanto accaduto.

Photo credit: @heshootshescoores

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La pandemia ha messo in evidenza tre valori fondanti sui quali dovremo lavorare alfine di poter in futuro prevenire, guarire e ripartire da un momento negativo come quello che stiamo attraversando, limitando gli effetti nocivi del panico, nefasto consigliere. 

 

L’esperienza e le conoscenze ricavate in questi mesi hanno determinato come la salute, il lavoro di squadra e l’economia siano tre elementi indissociabili che devono interagire, così come si relazionano nel mondo dello sport, ma anche della cultura, quando per salute s’intende quella intellettuale, la salute dell’anima.

 

L’attività sportiva a tutte le età migliora non solo le prestazioni sportive, ma influenza lo stato della salute generale in quanto rafforza in maniera importante il nostro sistema immunitario che serve di prevenzione per tutti tipi di malattie legate per esempio ai virus. Insomma, una persona con il sistema immunitario forte ha molto meno rischio di ammalarsi o di avere complicazioni.

 

Lo stesso vale per le attività culturali e l’organizzazione di eventi, poiché l’aspetto mentale è fondamentale in questi periodi di sofferenza e di isolamento. Partecipare a spettacoli teatrali, girare tra le sale di un museo, andare al cinema, partecipare ad un concerto o ancora poter seguire fisicamente corsi di ogni tipo giova alla salute ed all’apprendimento, previene depressioni o altri problemi legati al nostro benessere.

 

L’attività sportiva di gruppo e nelle squadre insegna sin dai primi passi l’importanza del lavoro di squadra per avere successo. La stessa politica con lo slogan “uniti ce la faremo”, fondamentale nello sport, ha evocato lo spirito di squadra per combattere questo nemico invisibile. Il lavoro in team è imprescindibile.

 

Le attività sportive e quelle culturali sono parte integrante del processo economico del nostro Paese, creano indotto e ricchezza, portano le persone a spostarsi, a condividere, a consumare. A stare bene. 

 

Deve tuttavia far riflettere che proprio queste attività siano state le prime a dover chiudere e probabilmente saranno le ultime a riaprire. La ripartenza, affinché non ci trovi impreparati in un futuro, deve quindi considerare di rafforzare e preparare al meglio le infrastrutture sportive e le strutture culturali affinché non si trovino nuovamente sacrificate ma possano continuare ad essere centri nevralgici della crescita e realizzazione della nostra popolazione. 

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Fonte: Corriere del Ticino

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