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Stampa - Corriere del Ticino
Università di scienze sportive, un grande sogno per Lugano

Le Città, proprio come le persone, ogni tanto si dimenticano di alcune delle più grandi qualità che possiedono. A Lugano questo succede spesso per lo sport. Sono sicuro che pochi fra noi, infatti, si fermano spesso a riflettere sul fatto che siamo probabilmente la Città (e la regione) più rappresentata in quasi tutte le massime leghe svizzere – dal calcio all’hockey su ghiaccio, dalla pallavolo al basket, dalla pallanuoto allo skater hockey.

 Il progetto epocale del nuovo Polo sportivo e degli eventi (PSE) è sicuramente la risposta migliore alla passione sportiva della nostra Città, e assicurerà a molte delle nostre società gli spazi adeguati per promuovere la pratica delle rispettive discipline – a livello «pro», ma soprattutto per quanto riguarda lo sport di massa, un grande valore anche per la salute pubblica.

 Se l’entusiasmo è abbondante e le infrastrutture di alto livello sono in arrivo, la sezione PLR di Lugano aveva indicato già da tre anni il passo successivo per consolidare la vocazione sportiva della nostra Città. Mi riferisco alla mozione del marzo del 2021, «resuscitata» nei giorni scorsi, con la quale il nostro gruppo in Consiglio comunale sollecita la creazione di un Istituto delle scienze dello sport affiliato all’Università della Svizzera italiana. L’idea era stata lanciata da due neolaureati in scienze dello sport all’Università di Losanna, Aris Broggini e Samuel Gianinazzi, che immaginavano di insediare il centro accademico all’interno di una delle due torri del Polo sportivo e degli eventi.

 La mozione – che il Municipio aveva considerato irricevibile nella sua prima versione – è della massima attualità, ed è un bene che la politica debba tornare a occuparsene nella Legislatura 2024-2028. Sarebbe un vero spreco realizzare investimenti infrastrutturali per oltre 376 milioni di franchi (!) senza offrire alla collettività anche una visione lungimirante di come fare crescere nel prossimo ventennio il PSE e, più in generale, la cultura dello sport a Lugano.

 Da parte mia, durante la campagna per le elezioni cantonali 2023, avevo suggerito che un progetto analogo fosse avviato coinvolgendo anche il Centro sportivo nazionale della gioventù di Tenero, una eccellenza assoluta che (vale la pena di ricordarlo) si trova a meno di mezz’ora di treno da Lugano.

 Nello spirito che dovrebbe animare la «Città Ticino» – e tenendo conto anche degli aspetti climatici che rendono il nostro territorio favorevolissimo per un’iniziativa del genere – mi sembra quindi tutt’altro che temerario immaginare la possibilità di un’alleanza che unisca le tre sigle CST, USI e PSE.

 Pensando abbastanza in grande, sono sicuro che ce la faremo a dare vita a un Istituto di scienze dello sport a sud delle Alpi – consolidando così la vocazione universitaria di Lugano e del Ticino, stimolando interazioni virtuose fra ricerca ed economia e alimentando il turismo sportivo che sul nostro territorio è ancora del tutto sottodimensionato rispetto alle sue potenzialità.

Jean-Jacques Aeschlimann – candidato PLR al Consiglio comunale di Lugano

Fonte: Cdt.ch 

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